Semi di Girl Scout Cookies: Da Hobby a Passione!

Introduzione

In un mondo in cui la cannabis sta diventando sempre più accettata e popolare, molti appassionati si trovano a esplorare le varie varietà disponibili. Una delle più famose è senza dubbio la Girl Scout Cookies, una varietà che ha guadagnato una reputazione stellare tra gli amanti della cannabis per i suoi sapori dolci e i suoi effetti potenti. Ma cosa succede quando ci si addentra nel mondo della coltivazione? In questo articolo, esploreremo come i semi di Girl Scout Cookies possano trasformare un semplice hobby in una vera passione.

Semi di Girl Scout Cookies: Da Hobby a Passione!

La coltivazione dei semi di Girl Scout Cookies non è solo un’attività ricreativa; può diventare un vero e proprio stile di vita. Questo processo richiede attenzione ai dettagli, impegno e, soprattutto, una buona dose di passione. Molti coltivatori iniziano come semplici hobbisti, ma col tempo si rendono conto che c’è molto di più dietro semi femminizzati outdoor la crescita delle piante. Gli odori, i colori e il ciclo vitale delle piante sono affascinanti e possono portare a scoperte incredibili.

1. Cosa sono i Semi di Girl Scout Cookies?

I semi di Girl Scout Cookies derivano da una varietà ibrida che combina le caratteristiche della OG Kush e della Durban Poison. Questa combinazione offre un profilo aromatico unico, con note dolci e terrose. Ma cosa rende questi semi così speciali?

1.1 Storia dei Semi di Girl Scout Cookies

La storia dei semi di Girl Scout Cookies inizia nella California degli anni 2010, dove sono stati creati da un famoso breeder noto come “Cookie Fam.” Sin dal loro lancio sul mercato, hanno rapidamente guadagnato popolarità e oggi sono uno dei ceppi più ricercati.

1.2 Caratteristiche Distintive

I semi di Girl Scout Cookies producono piante robuste con foglie larghe e dense. I fiori sono coperti di resina cristallina, conferendo loro un aspetto quasi scintillante. La potenza è uno degli aspetti più apprezzati da chi li consuma.

2. La Coltivazione dei Semi di Girl Scout Cookies

Coltivare i semi di Girl Scout Cookies può sembrare intimidatorio all’inizio, ma con le giuste informazioni e preparazioni, chiunque può farlo!

2.1 Preparazione del Terreno

Prima di piantare i semi, è fondamentale preparare il terreno adeguatamente:

  • Utilizzare un mix ben drenante.
  • Assicurarsi che il pH del terreno sia compreso tra 6 e 7.
  • Aggiungere nutrienti organici per migliorare la qualità del suolo.

2.2 Tecniche di Coltivazione Indoor vs Outdoor

La scelta tra coltivazione indoor o outdoor dipende dalle preferenze personali:

  • Coltivazione Indoor: Controllo totale sulle condizioni ambientali.
  • Coltivazione Outdoor: Espressione naturale delle piante ma soggetta a variabili climatiche.

3. La Cura delle Piante di Girl Scout Cookies

Una volta che le piante iniziano a crescere, è importante prendersene cura nel modo giusto.

3.1 Irrigazione Corretta

L’irrigazione è cruciale per la salute delle mamacita’s cookies piante:

  • Annaffiare quando il terreno è asciutto.
  • Evitare ristagni d’acqua per prevenire malattie fungine.

3.2 Nutrizione delle Piante

Fornire nutrienti equilibrati è essenziale:

  • Usare fertilizzanti specifici per cannabis.
  • Monitorare le necessità nutrizionali durante le diverse fasi della crescita.

4. Raccolta dei Fiori: Quando e Come?

Il momento della raccolta è uno dei più entusiasmanti nel processo di coltivazione.

4.1 Segnali per la Raccolta

Sapere quando raccogliere è fondamentale:

  • Controllare il colore dei tricomi (devono essere opachi).
  • Osservare le foglie che ingialliscono.

4.2 Tecniche per la Raccolta Efficiente

Raccogliere correttamente i fiori può fare la differenza:

  • Usare forbici affilate.
  • Rimuovere foglie in eccesso per migliorare l’estetica finale.

5. Il Processo di Essiccamento e Curatura

Dopo la raccolta, viene il momento dell’essiccamento.

5.1 Importanza dell’Essiccamento Corretto

Un buon essiccamento previene muffe ed errori:

  • Appendere i rami in un luogo buio con buona ventilazione.

5.2 Curatura: Perché è Necessaria?

La curatura migliora il sapore e l’aroma:

  • Conservare i fiori in barattoli ermetici.
  • Aprire quotidianamente per cambiare l’aria nei primi giorni.

6. Gli Effetti dei Semi di Girl Scout Cookies sulla Salute

I consumatori spesso si chiedono quali siano gli effetti associati ai semi di Girl Scout Cookies.

6.1 Benefici Terapeutici

Questa varietà ha dimostrato benefici terapeutici:

  • Allegerimento dello stress.
  • Miglioramento dell’appetito.

6.2 Potenziali Effetti Collaterali

È importante anche considerare gli effetti collaterali:

  • Secchezza della bocca.
  • Possibili ansie in caso d’uso eccessivo.

7. FAQ sui Semi di Girl Scout Cookies

Ecco alcune domande frequenti riguardanti i semi di Girl Scout Cookies:

7.1 Qual è la potenza media dei fiori ottenuti dai semi? La potenza media varia tra il 18% e il 28%, a seconda delle condizioni colturali.

7.2 È difficile coltivare questi semi? Non necessariamente; seguendo guide pratiche si può ottenere successo anche come principianti!

7.3 Posso coltivarli all’aperto in climi freddi? È consigliabile avere un ambiente controllato poiché queste piante preferiscono climi caldi.

7.4 Quali nutrienti sono migliori per queste piante? Fertilizzanti ricchi in azoto durante la crescita vegetativa; fosforo durante la fioritura!

7.5 Quanto tempo impiegano a fiorire? Generalmente da 8 a 10 settimane dalla germinazione fino alla raccolta.

7.6 Posso utilizzare questi semi per produrre oli o estratti? Sì! I fiori possono essere utilizzati anche per creare oli concentrati o estratti vari!

Conclusione: Un Viaggio nella Coltivazione dei Semi di Girl Scout Cookies

Coltivare i semi di Girl Scout Cookies non è solo un hobby; è un’avventura che porta con sé gioia, soddisfazioni ed esperienze indimenticabili! Dalla scelta del seme alla raccolta finale, ogni fase offre qualcosa da apprendere ed esplorare ulteriormente.

Se sei pronto ad immergerti in questo mondo verde pieno di opportunità creative, ricorda: ogni pianta racconta una storia unica! Che tu sia un principiante o un esperto cultivator, c’è sempre spazio per crescere insieme ai tuoi green friends!

Speriamo che questo articolo ti abbia fornito tutte le informazioni necessarie per intraprendere questo eccitante viaggio nella coltivazione dei semi di girl scout cookies!

White Widow: Effetti, Usi e Benefici della Cannabis

Introduzione

La cannabis ha una lunga storia di utilizzo, sia medicinale che ricreativo. Tra le varie varietà disponibili, la White Widow è sicuramente una delle più famose e apprezzate. Questa pianta è rinomata per i suoi effetti potenti, il suo aroma distintivo e la sua versatilità nell’uso. In questo articolo esploreremo in dettaglio gli effetti, gli usi e i benefici della White Widow, scoprendo perché questa varietà è così amata da consumatori e coltivatori.

White Widow: Effetti, Usi e Benefici della Cannabis

La White Widow è una varietà ibrida di cannabis che combina genetiche Indica e Sativa. gorilla glue Questo equilibrio le conferisce effetti sia rilassanti che stimolanti. Ma quali sono esattamente gli effetti di questa celebri strain?

Storia della White Widow

Origini e sviluppo

La White Widow è stata sviluppata nei Paesi Bassi negli anni ’90. Grazie al suo profilo unico di cannabinoidi, si è rapidamente guadagnata un posto di rilievo nel mercato della cannabis.

Riconoscimenti e premi

Nel corso degli anni, la White Widow ha vinto numerosi premi in competizioni internazionali. Questo non solo ne attesta la qualità ma anche l’apprezzamento tra i consumatori.

Profilo Cannabinoidico della White Widow

THC e CBD

La White Widow presenta un contenuto di THC che varia dal 18% al 25%, rendendola una delle varietà più potenti disponibili sul mercato. Il CBD è presente in quantità minori, contribuendo a bilanciare gli effetti psicoattivi del THC.

Altre sostanze chimiche

Oltre a THC e CBD, la White Widow contiene vari terpeni come il mircene, il limonene e il pineno, che contribuiscono al suo aroma distintivo e agli effetti terapeutici.

Effetti Psicoattivi della White Widow

Euforia e Creatività

Molti utenti segnalano un’immediata sensazione di euforia dopo aver consumato la White Widow. Questo effetto può stimolare la creatività e migliorare l’umore.

Relax Muscolare

Oltre alla sensazione di benessere mentale, molti consumatori notano una piacevole distensione muscolare che può essere utile per alleviare tensioni fisiche.

Usi Medicinali della White Widow

Gestione del Dolore

Grazie alle sue proprietà analgesiche, la White Widow viene spesso utilizzata per gestire dolori cronici come quelli associati all’artrite o ai mal di schiena.

Ansia e Stress

Molti pazienti affermano che la varietà aiuta a ridurre ansia e stress, rendendola un’opzione popolare tra coloro che cercano sollievo da problemi emotivi o psicologici.

Coltivazione della White Widow Indoor

Condizioni Ideali

La coltivazione indoor della White Widow richiede condizioni controllate: temperatura, umidità ed illuminazione devono essere ottimizzati per ottenere risultati migliori.

Tecniche di Coltivazione

Utilizzare tecniche come il potenziamento della luce LED o l’idroponica può aumentare significativamente il rendimento delle piante.

Vantaggi del Consumo di White Widow

Versatilità d’Uso

La White Widow può essere consumata in vari modi: fumata come joint, vaporizzata oppure utilizzata per produrre oli ed estratti.

Aroma Distintivo

Il profumo terroso con note floreali rende ogni esperienza unica. La combinazione dei terpeni contribuisce ad un’esperienza olfattiva avvolgente che molti trovano irresistibile.

FAQ sulla White Widow

  • Quali sono gli effetti immediati della White Widow?
    • Gli effetti immediati includono un’elevata sensazione di gioia ed energia creativa.
  • È possibile coltivare la White Widow all’aperto?
    • Sì, ma cresce meglio in ambienti controllati come serre o spazi chiusi.
  • Che livello di THC ha generalmente la White Widow?
    • Il livello di THC varia dal 18% al 25%.
  • Come influisce sulle persone con ansia?
    • Molti utenti segnalano una riduzione dell’ansia dopo il consumo; tuttavia, le reazioni possono variare.
  • È adatta per principianti?
    • Può essere intensa per i neofiti; si consiglia prudenza nella dose iniziale.
  • Quali sono i potenziali effetti collaterali?
    • Gli effetti collaterali comuni includono secchezza delle fauci e occhi rossi; raramente possono verificarsi ansia o paranoia in dosi elevate.

    Conclusione

    In sintesi, la White Widow rappresenta una delle esperienze più complete nel mondo della cannabis grazie ai suoi livelli elevati di THC ed ai suoi molteplici usi medicinali. Che tu sia un principiante o un esperto consumatore, esplorare questa varietà può rivelarsi estremamente gratificante. La sua reputazione non è solo dovuta ai suoi effetti psicoattivi ma anche alla facilità con cui può essere coltivata sia indoor che outdoor. Non dimenticare mai però che ogni individuo reagisce diversamente: sperimenta sempre con cautela!

    Questo articolo offre uno sguardo approfondito sugli aspetti fondamentali legati alla White Widow, dalla sua storia alle modalità d’uso pratiche fino agli aspetti medicinali. Concludendo questo viaggio nella cannabis semi autofiorenti possiamo affermare con sicurezza che White Widow: Effetti, Usi e Benefici della Cannabis non sarà mai solo un titolo ma una vera esperienza da vivere!

    Le AutoFem Più Popolari tra i Coltivatori Italiani nel 2023

    Introduzione

    Benvenuti al nostro articolo sulle autoFem più popolari tra i coltivatori italiani nel 2023. L’industria della cannabis sta vivendo una crescita esplosiva in Italia, con sempre più persone che si avvicinano alla coltivazione di questa pianta versatile e apprezzata. In questo articolo, esploreremo le varietà di semi autofiorenti femminizzati che stanno guadagnando popolarità tra i coltivatori italiani e forniremo consigli utili per la coltivazione indoor. Se sei un appassionato di cannabis o semplicemente curioso di scoprire quali sono le autoFem più popolari in Italia, continua a leggere!

    Semi Autofiorenti Femminizzati: Una Panoramica

    Prima di addentrarci nelle varietà specifiche di autoFem più popolari in Italia, è importante ducci comprendere cosa sono i semi autofiorenti femminizzati. Questi semi sono il risultato dell’incrocio genetico tra piante di cannabis femminili autofiorenti e maschili femminizzati.

    Cosa sono i semi autofiorenti femminizzati?

    I semi autofiorenti femminizzati sono semi di cannabis che hanno una predisposizione genetica ad avviare la fioritura in modo automatico, senza la necessità di regolare manualmente il ciclo di luce. Questa caratteristica li rende particolarmente adatti alla coltivazione indoor, dove è possibile controllare accuratamente l’ambiente.

    Vantaggi dei semi autofiorenti femminizzati

    I semi autofiorenti femminizzati offrono numerosi vantaggi ai coltivatori italiani. Eccoli:

  • Facilità di coltivazione: Le piante autofiorenti sono più facili da coltivare rispetto alle varietà fotoperiodiche, poiché non richiedono un preciso controllo del ciclo di luce.
  • Rapido ciclo di crescita: Le piante autofiorenti hanno un ciclo di crescita più breve rispetto alle varietà tradizionali, consentendo ai coltivatori di ottenere raccolti più rapidamente.
  • Resistenza agli stress ambientali: Le piante autofiorenti sono generalmente più resistenti agli stress ambientali come temperature elevate o basse, umidità e malattie.
  • Dimensione compatta: Le piante autofiorenti tendono ad avere una dimensione compatta, rendendole ideali per la coltivazione indoor con spazi limitati.
  • Ora che abbiamo una panoramica dei semi autofiorenti femminizzati, vediamo quali sono le autoFem più popolari tra i coltivatori italiani nel 2023.

    AutoFem Più Produttive in Italia

  • Blueberry AutoFem: La Blueberry AutoFem è una delle varietà più amate dai coltivatori italiani per la sua produzione abbondante e il suo aroma dolce e fruttato. Questa pianta offre rese elevate di fiori di cannabis densi e resinosi, perfetti per l’estrazione.

  • Northern Lights AutoFem: La Northern Lights AutoFem è un’altra varietà molto popolare in Italia per la sua alta produttività. Questa pianta produce cime compatte e resinose, con un aroma intenso e un effetto rilassante.

  • Amnesia Haze AutoFem: L’Amnesia Haze AutoFem è una varietà che sta guadagnando sempre più popolarità tra i coltivatori italiani. Questa pianta offre rese elevate di fiori di cannabis potenti, con un aroma caratteristico di agrumi e un effetto energizzante.

  • Gorilla Glue AutoFem: La Gorilla Glue AutoFem è rinomata per la sua incredibile produzione di resina e la sua potenza. Questa varietà produce cime densamente ricoperte di tricomi, con un alto contenuto di THC e un effetto rilassante.

  • White Widow AutoFem: La White Widow AutoFem è una delle varietà più classiche e amate in Italia. Questa pianta offre rese elevate di fiori di cannabis densi e resinosi, con un aroma terroso e un effetto equilibrato tra rilassante ed energizzante.

  • Consigli per la Coltivazione Indoor di Semi Autofiorenti Femminizzati

    La coltivazione indoor dei semi autofiorenti femminizzati richiede attenzione e cura per ottenere i migliori risultati. Ecco alcuni consigli utili per coltivare con successo queste varietà popolari:

  • Preparare l’ambiente: Assicurarsi di avere tutto il necessario per creare un ambiente di coltivazione indoor ideale. Ciò include luci a LED di qualità, un sistema di ventilazione, un termostato per controllare la temperatura e l’umidità, e un substrato di coltivazione di alta qualità.

  • Pianificare il ciclo di luce: Poiché le piante autofiorenti fioriscono automaticamente, è importante pianificare il ciclo di luce in modo da fornire loro una quantità ottimale di luce durante tutto il ciclo di crescita. Di solito, si consiglia un ciclo di 18 ore di luce e 6 ore di buio.

  • Nutrire le piante: Le piante autofiorenti richiedono una corretta alimentazione per svilupparsi al meglio. Utilizzare un regime nutrizionale specifico per piante autofiorenti e seguire attentamente le istruzioni del produttore per evitare problemi come la carenza o l’eccesso di nutrienti.

  • Monitorare l’umidità: L’umidità dell’aria è un fattore importante nella coltivazione indoor. Assicurarsi che l’umidità rimanga tra il 40% e il 60% durante il ciclo di crescita delle piante autofiorenti.

  • Potatura e addestramento: Nonostante le dimensioni compatte delle piante autofiorenti, è possibile eseguire potature selettive o addestramento leggero per promuovere una migliore distribuzione della luce e migliorare la produzione dei fiori.

  • Monitorare i parassiti e le malattie: Controllare regolarmente le piante per individuare eventuali parassiti o segni di malattia. In caso di infestazione o malattia, intervenire tempestivamente con i trattamenti appropriati per evitare danni alle piante.

  • Domande Frequenti sulla Coltivazione di Semi Autofiorenti Femminizzati

  • Qual è la differenza tra semi autofiorenti e semi femminizzati? I semi autofiorenti hanno una predisposizione genetica ad avviare la fioritura in modo automatico, indipendentemente dal ciclo di luce. I semi femminizzati, d’altra parte, sono semi che producono solo piante femminili, eliminando il rischio di ottenere piante maschili che non producono fiori.

  • I semi autofiorenti sono adatti alla coltivazione indoor? Sì, i semi autofiorenti sono particolarmente adatti alla coltivazione indoor poiché hanno un ciclo di crescita più breve e non richiedono un preciso controllo del ciclo di luce.

  • Quanto tempo ci vuole per coltivare semi autofiorenti femminizzati? Il tempo richiesto per coltivare semi autofiorenti femminizzati dipende dalla varietà specifica e dalle condizioni di coltivazione. In generale, il ciclo di crescita può variare da 8 a 12 settimane.

  • Posso ottenere rese elevate con i semi autofiorenti? Sì, molte varietà di semi autofiorenti offrono rese elevate se coltivate correttamente. È importante seguire le linee guida di coltivazione specifiche per ottenere i migliori risultati.

  • Posso utilizzare semi autofiorenti femminizzati all’aperto? Sì, è possibile coltivare semi autofiorenti femminizzati all’aperto, ma è importante considerare il clima e le condizioni locali. In generale, le piante autofiorenti si adattano meglio a climi caldi e soleggiati.

  • Qual è la differenza tra semi autofiorenti e semi regolari? I semi autofiorenti hanno una predisposizione genetica ad avviare la fioritura in modo automatico, indipendentemente dal ciclo di luce. I semi regolari, d’altra parte, possono produrre sia piante maschili che femminili e richiedono un preciso controllo del ciclo di luce per indurre la fioritura.

  • Conclusion

    In conclusione, le autoFem più popolari tra i coltivatori italiani nel 2023 includono varietà come la Blueberry AutoFem, la Northern Lights AutoFem e l’Amnesia Haze AutoFem. Queste piante offrono mandarin haze rese elevate, aromi deliziosi e effetti potenti, rendendole ideali per i coltivatori italiani.

    Se sei interessato alla coltivazione indoor di semi autofiorenti femminizzati, ricorda di preparare attentamente l’ambiente di coltivazione, pianificare il ciclo di luce correttamente e nutrire adeguatamente le piante. Seguendo questi consigli e monitorando attentamente le tue piante, sarai in grado di ottenere raccolti abbondanti e di alta qualità.

    Speriamo che questo articolo ti abbia fornito informazioni utili sulla coltivazione delle autoFem più popolari tra i coltivatori italiani nel 2023. Buona fortuna nella tua avventura di coltivazione della cannabis!

    Il CBD della Marijuana Plus chemioterapia ha triplicato i tassi di sopravvivenza al cancro nei topi

    Uno studio recente ha scoperto che il CBD della marijuana combinato con la chemioterapia ha migliorato i tassi di sopravvivenza dei topi al cancro. Oltre al trattamento del cancro nei topi, ha avuto effetti benefici sul sistema immunitario. Inoltre, ha inibito la crescita marijuana in Italia delle cellule tumorali. In un modello animale, il CBD ha ridotto il numero di cellule tumorali, il che è una buona notizia per i pazienti. I risultati suggeriscono anche che la cannabis è sicura e potrebbe anche essere efficace nel trattamento di alcuni tipi di cancro.

    In un altro studio, i ricercatori hanno somministrato CBD a topi con cancro al pancreas. Gli animali sono sopravvissuti tre volte più a lungo di quelli sottoposti alla sola chemioterapia. I ricercatori hanno notato che il cannabidiolo, un composto non psicoattivo presente nella marijuana, migliora gli effetti collaterali della chemioterapia, tra cui nausea e vomito. Gli effetti della cannabis sulle cellule tumorali sono stati ampiamente studiati, con il CBD che si è dimostrato efficace nel migliorare la qualità della vita dei pazienti.

    Ulteriori studi dimostrano che il CBD può potenziare gli effetti delle chemioterapie convenzionali. In uno studio condotto sui topi, il CBD ha aumentato l’espressione di ICAM-1, un recettore della superficie cellulare che segnala il cancro. Lo studio ha mostrato che il CBD ha potenziato l’attivazione di TIMP-1, un controrecettore. Lo studio ha mostrato che gli effetti antitumorali del CBD erano simili nei due modelli animali.

    Un altro studio ha scoperto che il CBD può aumentare la morte delle cellule tumorali. I risultati di questo studio erano coerenti con gli effetti del THC nei topi. È stato dimostrato che aumenta il tasso di autofagia, che è il processo cellulare che uccide le cellule tumorali. Questa è una buona notizia per i malati di cancro. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se il CBD può migliorare i tassi di sopravvivenza al cancro negli esseri umani.

    Lo studio ha rilevato che la dimensione del tumore primario e il numero di focolai metastatici polmonari sono diminuiti dopo che il CBD è stato combinato con la chemioterapia. Inoltre, è stata ridotta anche la quantità di crescita del tumore nei topi. La riduzione delle metastasi tumorali era evidente anche nei topi trattati con CBD. Questi risultati sono promettenti, ma sono necessari ulteriori studi per verificare i risultati negli esseri umani. Gli autori dello studio stanno ancora confermando gli effetti della marijuana nei topi sul cancro al pancreas.

    Gli effetti del CBD sui topi sono stati riportati in vari studi sugli animali. Nei topi, inibisce la crescita del tumore nei topi. Studi in vitro su cellule tumorali, inibisce l’infiammazione indotta dal tumore e riduce l’invasione del tumore. Oltre a indurre una risposta immunitaria, sopprime anche la produzione di molte altre sostanze nel corpo. Nell’uomo riduce il livello di ERK, un ormone responsabile dell’infiammazione e della proliferazione cellulare.

    I ricercatori hanno concluso che il CBD può ridurre la crescita del tumore nei topi. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per testare i benefici del CBD, hanno scoperto che riduce l’incidenza di tumori sia negli animali che nell’uomo. Inoltre, la ricerca ha dimostrato che la combinazione di CBD e chemioterapia potrebbe aiutare a prevenire lo sviluppo del cancro negli esseri umani. Questi due composti possono aiutare a combattere una varietà di tumori.

    I ricercatori hanno dimostrato che il CBD stimolava p38 MAPK e p42/44 MAPK, che erano noti per promuovere la crescita del tumore. Hanno anche scoperto che la cannabis aumentava il rilascio di microvescicole white widow xxl autofiorente ed esosomi. Le due sostanze hanno il potenziale per ridurre i tumori e prevenire la progressione del tumore. Nello stesso studio, il CBD ha contribuito a inibire la diffusione dei tumori nei topi.

    I risultati hanno anche indicato che l’uso del CBD tendeva a migliorare la sopravvivenza dei pazienti con cancro al pancreas. Infatti, nove topi su dieci con cancro al pancreas sono sopravvissuti con fito-CBD puro. Inoltre, è stato dimostrato che il CBD inibisce la crescita del cancro al pancreas nei topi. I risultati indicano che l’estratto vegetale ricco di CBD era efficace nel trattamento del cancro nei topi.

    Il mercato della cannabis in Canada è ora il più grande del mondo

    Il mercato della cannabis in Canada è ora il più grande del mondo. Poiché sempre più stati legalizzano l’uso ricreativo di marijuana, le aziende canadesi di marijuana stanno guadagnando quote di mercato. Una volta un titolo caldo, le aziende di marijuana ora valgono miliardi in meno di prima. Una misura del valore dell’industria della cannabis, il North American Marijuana Index, è sceso di oltre l’80% nell’ultimo anno ed è attualmente al suo punto più basso dal 2016. La più grande azienda di cannabis, Canopy Growth, è diminuita di quasi il 50% nel lo scorso anno, portando il suo valore al livello più basso da prima della bolla delle dotcom.

    Il governo canadese ha cercato di convincere gli elettori che legalizzare la marijuana fosse la scelta giusta. In effetti, Justin Trudeau e il suo partito sono stati in grado di persuadere molti elettori raccontando la propria semi marijuana torino storia di famiglia, su come il loro fratello è morto in una valanga nel 1998. Durante la sua campagna, ha promesso che la legalizzazione avrebbe tenuto tutti i canadesi fuori di prigione e fuori dal casellario giudiziario.

    L’approccio nazionale del governo canadese alla marijuana ha facilitato il settore bancario e le spedizioni interprovinciali di marijuana. Ha anche aperto la strada a miliardi di dollari di investimenti. Sebbene ora ci siano nove stati degli Stati Uniti che hanno legalizzato la marijuana per uso ricreativo e più di 30 che ne hanno approvato l’uso per scopi medici, la California è ancora il mercato più grande. Di recente, il senatore democratico Ron Wyden ha chiesto al governo degli Stati Uniti di seguire l’esempio del Canada.

    Sebbene l’industria legale della marijuana sia ancora relativamente giovane, il contributo del Canada al prodotto interno lordo del paese è molto più ampio rispetto ad altri settori, come quello minerario e dei media. È anche un settore importante per la produzione di prodotti in legno, abbigliamento notizie sulla cannabis e automobili. E sebbene sia piccolo, il mercato illecito rappresenta oggi il 39% del mercato, in calo rispetto al 90% quando è iniziata la legalizzazione. I responsabili politici chiave, tuttavia, sono imbarazzati nell’evidenziare i progressi nel mercato legale della marijuana.

    Il mercato globale della marijuana legale supererà i 13,6 miliardi di dollari nel 2020, secondo Grand View Research, una società di ricerche di mercato. Si prevede che il settore crescerà a un CAGR del 26,7% nel prossimo decennio. Questa crescita sarà guidata da una maggiore legalizzazione negli Stati Uniti sia per uso medico che per adulti. Un certo numero di importanti organizzazioni stanno facendo pressioni per la riforma della droga in ogni stato. Nonostante la legalizzazione della cannabis in Canada, rimane illegale negli Stati Uniti.

    Il mercato canadese della cannabis è un settore in forte espansione. Dopo che Ottawa ha legalizzato l’uso della marijuana nell’ottobre 2018, il paese è diventato un mercato per la cannabis. Da allora, le aziende canadesi di cannabis hanno cercato un pezzo del mercato statunitense e devono muoversi rapidamente per sfruttare il brusio della prima legalizzazione. Se la legalizzazione della marijuana in Canada continua a questo ritmo, potrebbe diventare il più grande mercato legale di marijuana del mondo.

    Dopo la legalizzazione della cannabis, l’Ontario ha dovuto affrontare molte sfide. I suoi regolamenti e il processo di licenza hanno impedito a molti rivenditori di aprire negozi fisici. Il sito web dell’Ontario Cannibis Store è stato travolto dalla domanda senza precedenti di prodotti a base di cannabis, che ha creato ritardi e problemi ai consumatori. Nel frattempo, la carenza di punti vendita ha reso difficile per alcuni rivenditori di cannabis rimanere redditizi. Tuttavia, nonostante queste sfide, l’Ontario è diventato il più grande mercato di cannabis legale al mondo, con oltre 1.000 negozi autorizzati.

    Sebbene l’Uruguay sia stato il primo a legalizzare la marijuana ricreativa, il Canada sta ora lavorando per la piena legalizzazione della droga. Il governo Trudeau ha lavorato per legalizzare la marijuana in tutte le province e portare gli operatori del mercato nero in un sistema regolamentato. Un negozio di marijuana a St. John, New Brunswick, aveva centinaia di clienti entro la mezzanotte di una notte recente. Alcuni clienti si sono illuminati sul marciapiede e gli automobilisti hanno suonato il clacson in supporto.

    I migliori titoli di marijuana sul Nasdaq per dicembre 2021

    Se stai pensando di investire in azioni di marijuana, probabilmente ti starai chiedendo quali aziende potrebbero realizzare un profitto. Mentre la marijuana un tempo era considerata una droga per abbandono scolastico, recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che può avere preziose proprietà medicinali. Ecco alcune delle migliori azioni di marijuana sul Nasdaq che potresti prendere in considerazione:

    Investire in azioni di marijuana è un’attività rischiosa, ma puoi diversificare il tuo portafoglio aggiungendo fondi negoziati in borsa (ETF). Gli ETF raccolgono denaro da molti investitori e lo investono nelle azioni di un determinato settore. Tuttavia, investire in azioni di marijuana è rischioso; molti esperti consigliano di investire solo una piccola parte del tuo portafoglio complessivo in azioni di marijuana. Ricorda, qualsiasi investimento comporta dei rischi e dovresti essere preparato ai rischi. Prima di investire, controlla il rapporto di spesa dei fondi che stai considerando. Alcuni ETF specifici del settore possono addebitare commissioni elevate.

    IIP (Innovative Industrial Properties) è un titolo con una capitalizzazione di mercato di $ 4 miliardi. La sua aggressiva acquisizione di attività di lavorazione e coltivazione lo ha reso uno stock redditizio di pentole. Il suo programma di vendita e retrolocazione è stato un vantaggio negli ultimi anni a causa della mancanza di riforme nel settore bancario della cannabis. La sua crescita continuerà ad aumentare nel 2021, quindi gli investitori dovrebbero esserne consapevoli quando scelgono il proprio broker online.

    Sebbene investire nella marijuana possa sembrare rischioso, ci sono ancora molte ragioni per essere cauti e attendere ulteriori regolamenti e regolamenti. Molte delle più grandi azioni di marijuana stanno già guadagnando il 45% da inizio anno, rendendo questo un ottimo momento per investire. Se hai il tempo di guardare queste aziende, potrebbero rivelarsi un investimento redditizio nel 2021. Allora, cosa stai aspettando?

    Se sei interessato all’acquisto di azioni di marijuana sul Nasdaq, cerca le aziende che hanno la più alta crescita delle vendite anno su anno. Questa misura è importante perché è un buon indicatore della capacità di un’azienda di aumentare le proprie vendite, pur non raggiungendo ancora la redditività. Inoltre, un’elevata crescita delle vendite può essere fuorviante perché spesso nascondono il fatto che un’azienda sta perdendo denaro.

    Con l’aumento del sostegno federale alla riforma della cannabis negli Stati Uniti, gli investitori sono interessati ai titoli che sono già nelle prime fasi del settore. Sebbene la marijuana sia ancora illegale, questa tendenza sarà probabilmente invertita nei prossimi anni, poiché l’industria cresce in fiducia e legalità. Le azioni di marijuana sono tra gli argomenti più caldi di Wall Street e potrebbero diventare il prossimo grande investimento per te.

    Green Thumb Industries si è posizionata come uno dei principali attori nel settore della cannabis ad alta crescita. La sua presenza abbraccia 13 stati e negli ultimi anni è andata rapidamente espandendosi. Le sue azioni cannabis sono scambiate a circa sei volte le vendite finali. Con queste metriche impressionanti, Green Thumb dovrebbe rivelarsi un solido acquisto per il prossimo futuro. Quindi, guarda oggi le azioni di cannabis sul Nasdaq.

    La fusione di Tilray e Aphria all’inizio del 2021 lo rende il più grande produttore di cannabis al mondo. La fusione ha reso le azioni Tilray un gioco intrigante prima e dopo la fusione, ma ora è difficile ignorarle. Sebbene la semi cbd autofiorenti marijuana sia un settore relativamente nuovo, è importante ricordare che ci sono molti rischi e vantaggi. Se sei un investitore per la prima volta, non guardare oltre i migliori titoli di marijuana sul Nasdaq per dicembre 2021

    Altria, la società dietro le sigarette Marlboro, Parliament e Virginia Slims, ha recentemente investito in Cronos Group. Altria ha un’opzione per acquistare una partecipazione di controllo in Cronos, il che potrebbe renderlo un candidato interessante per gli investitori. Di conseguenza, potrebbe acquistare più azioni di Cronos nonostante il basso prezzo delle azioni. Molti investitori sono alla ricerca di modi per diversificare i propri portafogli, quindi il prezzo basso del titolo potrebbe aiutare Altria.

    La Spagna diventa un hub della cannabis mentre i criminali riempiono il vuoto del turismo

    Con il calo dei numeri del turismo, la Spagna sta diventando un paradiso per i trafficanti di droga. Le organizzazioni criminali britanniche hanno stabilito operazioni ad Alicante e si dedicano all’acquisizione della droga, che vende sei volte di più nel Regno Unito semi cannabis cbd che in Spagna. Inoltre, nella zona sono presenti violente colonie criminali svedesi, dove l’attività legata alla droga include estorsioni e furti tra bande. Questi criminali hanno anche avviato un’operazione di coltivazione di cannabis nella Costa del Sol.

    Mentre la cocaina e l’hashish sono le droghe più comunemente scambiate in Spagna, la marijuana è la droga in più rapida crescita. In effetti, un chilo di erba venduta in Andalusia vale circa 1.700 euro. In Germania, un chilo costa 6.500 euro. In Svezia, vale quasi 9.000 euro. Secondo un rapporto pubblicato dalla Polizia nazionale, le bande della regione stanno usando case e serre per coltivare marijuana. A novembre, 300 agenti di polizia hanno demolito 21 operazioni in appartamenti.

    Mentre le leggi legali sulla cannabis del paese rendono illegale la coltivazione dell’erba, la minaccia incombente di un aumento della produzione di droga è una preoccupazione crescente. L’Unione Europea ha approvato misure per frenare questa crescita, cannabis Italia ma non c’è modo di garantire la sicurezza del mercato. A parte il rischio di terrorismo, gli agenti di polizia spagnoli sono già alla ricerca di club sociali di marijuana, i cui membri pagano una quota per mantenere il club in funzione.

    Le leggi del paese sul consumo di marijuana stanno rendendo molto più facile rilevare la fornitura illegale della droga. Il governo spagnolo sta anche limitando i tempi di attesa per l’adesione ai club di cannabis, in modo che solo quelli con club di marijuana legittimi possano aderire. La decisione ha anche portato alla scomparsa di uno degli ultimi ombrelli legali per gli spazi della cannabis, la Federazione delle Associazioni di Cannabis in Catalogna. Tuttavia, la situazione non è gradita per i club di cannabis legittimi in Spagna.

    Con la crescita illegale della marijuana, la Spagna attira sempre più bande di droga illegali dall’Europa orientale. Il commercio illegale di erba è ora legale in tredici delle 17 regioni della Spagna. Ma la mancanza di turismo in Spagna ha creato un’opportunità per i criminali di colmare il divario. Tuttavia, ha anche causato un aumento dell’attività criminale in Spagna. Nonostante la legalità della marijuana, l’erba spagnola viene venduta anche ai consumatori nella maggior parte dell’Europa. L’erba viene solitamente spedita attraverso i Pirenei in Francia prima di essere distribuita in tutto il continente.

    Dato che il paese sta perdendo turismo, la tassa sulla marijuana è diventata un’importante fonte di reddito per i criminali. Sebbene la maggior parte dei farmaci prodotti da questi gruppi siano per uso locale, molti paesi ne stanno esportando una quantità crescente verso l’Unione Europea. Le rotte di transito dell’hashish dal sud-ovest asiatico comprendono i principali porti dell’Africa subsahariana. I porti dell’Africa orientale sono da anni preferiti dai trafficanti, ma il numero di sequestri di droga è cresciuto notevolmente negli ultimi anni. Un numero crescente di cannabis illegale viene rilevato anche nei porti dell’Africa occidentale. Alcuni doganieri sono stati acquistati e pagati per il trasporto della droga.

    La popolarità della marijuana ha portato a un aumento dell’attività criminale. Ci sono stati numerosi omicidi attribuiti alla competizione tra bande e al furto tra bande. Il 12 dicembre 2020 due clan si sono scontrati nella stessa città. Non sono stati segnalati feriti in questa sparatoria, ma la polizia si è imbattuta in 400 piante di marijuana in un edificio. La polizia nazionale spagnola e la polizia nazionale francese stanno lavorando insieme per smantellare le bande.

    Il governo spagnolo sta cercando di inasprire i blocchi regionali, ma i tribunali spagnoli hanno respinto queste misure. Nel frattempo, il numero di casi giornalieri di Covid-19 sta aumentando mentre l’Unione Europea rafforza le sue politiche. Nel frattempo, criminali e narcotrafficanti riempiono il vuoto, che è insostenibile e provoca una crisi economica. Nonostante ciò, la classe dirigente resta impegnata a perpetuare la miseria che affligge i suoi cittadini.

    Di conseguenza, la produzione spagnola di cannabis ha raggiunto livelli epidemici e un numero crescente di spacciatori è alla ricerca di nuovi mercati. Oltre al boom dell’industria della cannabis, la Spagna è anche uno dei principali attori nelle industrie biotecnologiche e sanitarie ed è il secondo produttore di automobili al mondo. Oltre ad essere un’azienda leader nella moda, la Spagna è anche uno dei principali esportatori di frutta e verdura. Il paese è anche tra i leader nella produzione di conigli e polli. È anche al quarto posto al mondo per produzione di giochi ed è il più grande produttore di pecore e conigli dell’Unione Europea.

    La cannabis provoca disturbi psicotici?

    Uno studio pubblicato sull’American Journal of Psychiatry ha esaminato la genetica di quasi due milioni di persone in Svezia. Il team, guidato dal dottor Kenneth S. Kendler della Virginia Commonwealth University, ha esaminato l’uso della cannabis e della schizofrenia. Hanno trovato una significativa relazione dose-risposta. Le persone con una variante C/C del gene AKT1 avevano sette volte più probabilità di sviluppare psicosi quando fumavano cannabis ogni giorno.

    Non ci sono prove conclusive che colleghino l’uso di cannabis allo sviluppo di disturbi psicotici. Ci sono ancora domande sulle cause esatte della schizofrenia e di altri disturbi e molti scienziati di alto livello non sono d’accordo. I ricercatori della Harvard Medical School hanno meta-analizzato 29 auto blue amnesia studi, trovando un rischio più elevato di disturbo psicotico sia nei consumatori di cannabis attuali che in quelli a vita. Inoltre, gli attuali consumatori di cannabis avevano punteggi significativamente più alti per la schizotipia disorganizzata e la schizotipia positiva rispetto ai non consumatori.

    Lo studio più definitivo sulla psicosi indotta dalla cannabis deve ancora essere pubblicato, ma diversi studi precedenti indicano un collegamento. Ad esempio, le persone che iniziano a consumare cannabis durante l’adolescenza hanno maggiori probabilità di sviluppare sintomi psicotici più avanti nella vita. La prima età in cui le persone sviluppano i sintomi della psicosi potrebbe essere influenzata dall’uso della cannabis. Un’altra meta-analisi del 2011 ha analizzato 83 studi che hanno mostrato un legame tra l’uso regolare di marijuana e l’insorgenza precoce di psicosi. Aumentare il rischio di schizofrenia all’età di 20 anni può essere una buona idea.

    Anche altri studi hanno mostrato un forte legame tra uso di cannabis e disturbi psicotici. Alcuni studi hanno persino dimostrato che l’uso di cannabis aumenta la probabilità di sviluppare disturbi psichiatrici. Ma non ci sono prove conclusive che la marijuana sia la causa dei disturbi psicotici. Finché continuiamo a guardare ai fatti, possiamo prendere una decisione informata sulle migliori opzioni di trattamento per i nostri pazienti. Il futuro è incerto, ma possiamo fare del nostro meglio per impedire che si sviluppino.

    Tuttavia, le prove sono contrastanti. Esistono molti tipi di disturbi psicotici, inclusa la schizofrenia. Il più comune è il verificarsi di allucinazioni. Coloro che sperimentano allucinazioni non possono distinguere tra reale e falso. I sintomi della psicosi sono temporanei e scompaiono una volta che il farmaco viene rimosso dal cervello. Se sono cronici, gli effetti della cannabis possono far perdere al paziente la capacità di distinguere la realtà dall’ambiente circostante.

    Ci sono anche studi che mostrano un legame tra marijuana e disturbi psicotici. La psicosi indotta dalla cannabis può essere facilmente liquidata come una condizione a breve termine. La maggior parte dei pazienti con psicosi indotta da cannabis ha anche problemi di salute mentale sottostanti, come il disturbo da uso di sostanze. Hanno bisogno di cure e farmaci continui per curare la condizione. Quelli con il rischio più alto di sviluppare CIPD dovrebbero essere valutati non appena manifestano sintomi.

    Al contrario, l’uso quotidiano di erba ad alta potenza è associato a un rischio quattro volte maggiore di disturbi psicotici. Questi studi hanno anche trovato una correlazione positiva tra l’uso di marijuana e la FEP. Questo è importante perché il consumo quotidiano di cannabis ha un impatto significativo sull’insorgenza di questi disturbi mentali. Questa associazione è importante perché mette in evidenza il fatto che la cannabis può peggiorare una condizione di salute mentale esistente e l’uso di questo farmaco può aumentare tale rischio.

    I risultati dello studio sono importanti per chi fa uso di marijuana. La cannabis è usata da persone in tutto il mondo per una varietà di scopi. Alcuni lo usano per scopi ricreativi, mentre altri lo usano come medicinale. Tutti coloro che usano la cannabis dovrebbero capire che ci sono dei rischi ad essa associati. Per coloro a cui è già stato diagnosticato un disturbo psicotico, è essenziale rivolgersi immediatamente a un medico. Se stanno già usando marijuana, dovrebbero cercare un aiuto professionale per determinare qual è il rischio.

    I risultati dello studio dovrebbero interessare chiunque usi la cannabis per scopi medicinali o ricreativi. È importante sapere che il rischio associato alla cannabis ad alto contenuto di THC non è zero. Questo è un cannabis blog rischio associato alla cannabis ad alto contenuto di THC. Pertanto, è fondamentale consultare un medico se si sospetta un disturbo psicotico. Inoltre, legalizzare la marijuana ridurrà il rischio di schizofrenia.

    I democratici rifiutano la legalizzazione della marijuana nella piattaforma del partito

    Il comitato della piattaforma del Partito Democratico ha votato 50-106 per respingere un emendamento per includere la legalizzazione della marijuana nel documento. Nonostante due terzi del sostegno pubblico alla droga, il partito rifiuta ancora la legalizzazione. Questo è un risultato deludente per i sostenitori della sostanza. Tuttavia, il linguaggio nella piattaforma promuove la depenalizzazione della droga. Le opinioni “progressiste” e centriste della piattaforma sulla cannabis sono state abbracciate.

    È importante capire la differenza tra legalizzazione e depenalizzazione. In poche parole, il DNC ha votato 105 contro 60 contro la legalizzazione, voto che richiederebbe il sostegno di tutto il caucus del Partito Democratico. Per approvare il disegno di legge, il Pd dovrebbe ottenere i voti di 10 senatori repubblicani, mentre i repubblicani dovrebbero votare no. Sebbene il senatore repubblicano Rand Paul abbia espresso sostegno alla legalizzazione, il suo sostegno non va oltre le sue precedenti dichiarazioni.

    Può sembrare che i Democratici stiano rifiutando la legalizzazione a causa della loro inesperienza con la droga, ma il fatto è che la maggior parte di loro è favorevole alla legalizzazione. Diversi delegati hanno tenuto discorsi a sostegno della politica, tra cui l’ex supervisore della contea dell’Iowa Stacey Walker, che ha citato l’attivista per i diritti civili John Lewis come sua ispirazione. Di conseguenza, la decisione del DNC di respingere l’emendamento non riflette il vero sentimento del Partito Democratico.

    Biden è tutt’altro che solo nella sua opposizione alla legalizzazione. Un comitato del Congresso ha approvato lo scorso anno il primo disegno di legge federale sulla legalizzazione della marijuana. Il MORE Act include disposizioni per riparare i torti della guerra alla droga. Ma il disegno di legge non è stato votato a pieno titolo alla Camera dei Rappresentanti. Anche con questo, rimane un vicolo cieco politico per la riforma della marijuana. Potrebbe non importare se la piattaforma 2020 approva la legalizzazione.

    La piattaforma del partito, votata dall’intero DNC ad agosto, chiede la depenalizzazione della cannabis e di altre droghe. Questo approccio è supportato dalla maggior parte degli altri candidati presidenziali democratici. Ma il senatore Bernie Sanders, che ha vinto le primarie democratiche con un margine del 45%-16%, si è anche impegnato a legalizzare la marijuana per ordine esecutivo entro 100 giorni dalla sua presidenza. Il DNC deve ancora votare sulla piattaforma finale del DNC.

    La piattaforma del Partito Democratico non è il primo partito a rifiutare la legalizzazione della marijuana. In realtà, non è un problema nuovo. Più di due terzi degli americani sostiene la piena legalizzazione. differenza tra semi femminizzati e autofiorenti Questo è un passo importante verso un’America più pacifica. La piattaforma del Partito Democratico non è l’unica che si oppone alla marijuana. Ha una lunga storia di equilibrio tra gli interessi delle due parti.

    Tra i motivi per cui la piattaforma del partito non supporta la legalizzazione della marijuana vi sono le implicazioni razziali. Coloro che sostengono la legalizzazione della marijuana sono preoccupati per gli effetti della disparità razziale ed economica. Mentre la piattaforma del partito va avanti, le posizioni del Comitato Nazionale Democratico sulla marijuana sono una questione di correttezza politica. Potrebbero aver frainteso il problema e lo faranno in futuro.

    La piattaforma del Partito Democratico non include la marijuana. Non approva nemmeno la legalizzazione come un problema. Inoltre non supporta la cannabis medica. Sebbene la piattaforma del documento richieda la depenalizzazione, non menziona la legalizzazione dell’uso per adulti. NORML ha criticato la mancanza di sostegno alla cannabis nella piattaforma del partito. Sebbene il Partito Democratico abbia una storia di sostegno alla legalizzazione della marijuana, non ci sono dettagli sui benefici medici della sostanza.

    Sebbene alcuni delegati democratici abbiano sostenuto la legalizzazione della marijuana nella piattaforma del partito, non l’hanno inclusa nella piattaforma del loro partito. Stanno anche ignorando la legislazione sulla marijuana dello stato bambinaia. L’unica cosa che cannabis Italia sostengono è un disegno di legge che vieta la vendita e l’uso di droghe illegali nel governo federale. Ma non è chiaro che tipo di legalizzazione della marijuana sosterrebbero. E in altre parole, la proposta dovrebbe essere nella piattaforma del Partito Democratico.

    Sebbene sia Sanders che Biden abbiano un solido passato sulla marijuana, non vi è alcuna indicazione che nessuno di loro sosterrà la legalizzazione della marijuana nella piattaforma del Partito Democratico. La maggioranza dei leader repubblicani, tuttavia, è contraria alla legalizzazione della marijuana. Attualmente, la piattaforma del Senato chiede di depenalizzare la marijuana e riprogrammarla. Ma Biden non è favorevole alla legalizzazione della marijuana.

    7 marchi di cannabis che restituiscono alle comunità nere

    Mentre gli Stati Uniti si muovono per legalizzare la cannabis ricreativa, un certo numero di marchi di cannabis si stanno affermando come filantropi della comunità. Ciò include le Supernova Women, le preferite dal culto, che promuovono le voci sottorappresentate attraverso le loro storie. E ci sono diversi marchi di cannabis di proprietà dei neri che stanno lavorando per creare condizioni di parità nel settore. Fondati da Tsion Lencho, i Centri di successo stanno dando potere ai gruppi emarginati con l’imprenditorialità, la formazione sulla cannabis e l’accesso alle risorse.

    Alcuni di questi marchi stanno lavorando per fare la differenza nell’industria della cannabis supportando le organizzazioni che danno potere alle persone di colore. Tra questi c’è Jane Parade, un’azienda con un’ampia gamma di merce per le consumatrici. Altre aziende degne di nota di cannabis https://www.ministryofcannabis.com/it/semi-autofiorenti/auto-blueberry-domina-femminile includono Just Cannabis, un marchio di eventi con licenza, e James Henry SF, un marchio di lifestyle e un servizio di consegna che promuove alternative responsabili ai farmaci. Riqua Hailes ha fondato Just Cannabis con l’obiettivo di rompere gli stereotipi sulla marijuana e sui neri.

    L’organizzazione CannaDoula si concentra sulla giustizia sociale e sulla lotta per i diritti delle comunità emarginate all’interno dell’industria della cannabis. Fondato da Jocelyn Adele Thomas, il sito web di CannaDoula include anche storie di persone di colore che usano cannabis. Offre anche foto d’archivio gratuite di persone di colore che consumano marijuana. Mentre il sito web di CannaDoula è un po’ più informativo, l’azienda basata sulla trama ha una missione unica.

    Reign è un altro marchio per aiutare la comunità. L’offerta di fiori Reign contiene otto grammi di fiori ed è guidata dall’ex giocatore NBA Tyla Harrington. È una collaborazione tra le due società, Viola Brands e The Parent Company, che finanzia un programma che consente agli imprenditori di minoranza di partecipare all’industria legale della cannabis. Questi marchi si impegnano a migliorare la vita dei neri americani. Hanno anche avuto un grande impatto sulla loro comunità a causa delle mutevoli leggi sulla legalizzazione della marijuana.

    Uno dei marchi di cannabis più importanti che restituisce è Dope Coffee. Lo slogan dell’azienda è “se non è droga, non è droga”. Ha anche un vassoio di rotolamento fatto a mano per la marijuana. Il Nevada Community Reinvestment Fund, co-fondato da Michael e Chel Lloyd, fornisce finanziamenti per le piccole imprese e aiuta le comunità nere in Nevada e in altre regioni a sviluppare le proprie piccole imprese.

    Proprio come con la legalizzazione della marijuana ricreativa, le aziende di cannabis devono supportare le organizzazioni di proprietà dei neri e quelle guidate dai neri. La guerra alla droga ha decimato la comunità nera, incarcerato molti padri e limitato i loro diritti di voto. Questi marchi stanno facendo la loro parte per aiutare a creare una società migliore. Queste società stanno anche aiutando le comunità in cui vivono e lavorano. Quindi, se stai cercando un marchio di cannabis da donare alle comunità nere, dai un’occhiata a queste 7 aziende di cannabis.

    Besito mira a costruire una forte comunità di cannabis collaborando con organizzazioni che lavorano per responsabilizzare i neri americani. L’azienda di cannabis con sede a Los Angeles è anche un membro fondatore del gruppo nazionale Cannabis for Black Lives, che sta lavorando per porre fine alla guerra alla droga e legalizzare l’industria. Una campagna record non dovrebbe durare una vita e una donazione dell’1% a Equity First Alliance andrà alla lotta contro il razzismo.

    Biko, un marchio di cannabis di lusso di proprietà dei neri, restituisce alle comunità attraverso vari programmi sociali. La sua fondatrice, Timeka Drew, è una sostenitrice dell’equità sociale e lavora per fare da mentore alle donne nell’industria della cannabis. L’azienda è anche un membro attivo dell’Associated Black Business Network (CAB). È importante sostenere l’associazione di categoria. Ciò consente alle aziende di sostenere le proprie cause senza compromettere la qualità.

    Virgil Grant è stato il primo afroamericano ad avviare un’attività di cannabis a Compton, in California. Nel 2004 ha fondato l’azienda che ora si chiama Wealth THC. Il marchio è socialmente consapevole e si concentra sui benefici del CBD per la salute mentale. Con i loro edibili infusi di CBD, il marchio dà un contributo positivo alla comunità. Queste aziende sono un buon esempio di aziende che restituiscono alle comunità nere.